CONTRIBUTI ALLA VITA CONSULTORIALE
Il contributo si interroga sull’identità di genere come costruzione di sé che annoda – in modo intimo, relazionale e dinamico – il corpo sessuato, le mediazioni simboliche e il processo di elaborazione verso un sé unico e personale, flessibile e coeso. Per esplicitare un tale intreccio, ci si confronta con tre possibili quadri teorici: il riduzionismo naturalistico che fa del corpo un immediato criterio dell’agire, la filosofia di Judith Butler, che rilegge il corpo come costrutto sociale e strumento politico, e il pensiero della differenza sessuale francese e italiano che interroga il sapere relazionale del corpo fra biologia e cultura. La sfida è quella di tenere insieme le parti propositive di ogni prospettiva, mostrandone al contempo la parzialità, al fine di proporre una lettura sfaccettata capace di dar conto dei vissuti e delle dinamiche relazionali attuali.
This paper discusses gender identity as a construction of the self that intimately and dynamically interweaves the sexed body, the symbolic mediations, and the elaboration process towards a unique, personal, flexible, and cohesive self. To explicate such an interlacement, we compare three possible theoretical frameworks: naturalistic reductionism, which makes the body an immediate criterion for action; Judith Butler’s gender philosophy, which reinterprets the body as a social construct and political instrument; and French and Italian sexual difference thinking, which questions the relational knowledge of the body between biology and culture. The challenge is to hold together the constructive parts of each reading while simultaneously showing its problematic aspects to propose a multifaceted reading capable of giving an account of current relational experiences and dynamics.
Riconoscere l’identità di genere e l’orientamento sessuale ha a che fare con la ricerca della propria verità interiore. Molti studi dimenticano quest’ultimo aspetto. Tale “verità” ha origine nelle relazioni famigliari in quanto contesto affettivo primario. Quali relazioni offrono al bambino il contesto migliore per lo sviluppo? Come porsi di fronte alle “identità fluide” in aumento nelle giovani generazioni? Ma, soprattutto, come muoversi in caso di richiesta di aiuto? Un contributo alla riflessione che permette di chiarire l’uso dei termini e offre indicazioni per percorsi di accompagnamento e discernimento.
Recognizing gender identity and sexual orientation has to do with finding your own inner truth. Many studies forget this last aspect. This “truth” originates in family relationships as the primary emotional context. Which relationships offer the child the best context for development? How should we deal with the “fluid identities” on the rise among young generations? But above all, how to proceed in case of a request for help? A contribution to reflection that allows us to clarify the use of terms and offers indications for accompaniment and discernment paths.
QUESTIONI DI VITA SOCIALE
The Coronavirus pandemic has had major consequences on all affected populations, adolescents are among those who have paid the highest price, manifesting anxiety, depression, distress, stress and a sense of uncertainty. An entirely legitimate response which, however, has not been elaborated and experienced by all adolescents in the same way: in fact, if someone has proved capable of facing the effects of the pandemic with functional adaptability, many others have allowed themselves to be overwhelmed by this particular and unpredictable condition. The aim of this work is to try to understand why adolescents have shown different resilience capacities in order to propose specific educational actions, at a preventive and intervention level, aimed at enabling them to face not only the consequences of the pandemic, but also any other traumatic event.
La pandemia da Coronavirus ha determinato conseguenze importanti su tutte le popolazioni colpite e gli adolescenti sono tra coloro che hanno pagato il prezzo più alto, manifestando ansia, depressione, angoscia, stress e senso di incertezza. Risposte del tutto lecite che, però, non sono state elaborate e vissute da tutti gli adolescenti allo stesso modo: infatti, se qualcuno si è dimostrato capace di affrontare gli effetti della pandemia con funzionale adattabilità, molti altri si sono lasciati travolgere da questa particolare ed imprevedibile condizione. Obiettivo del presente lavoro è cercare di comprendere perché gli adolescenti abbiano mostrato capacità di resilienza diverse al fine di proporre specifiche azioni educative, a livello preventivo e di intervento, finalizzate a renderli capaci di fronteggiare non solo le conseguenze della pandemia, ma anche qualsiasi altra evento traumatico.
L’articolo analizza i dati sull’Information & Communication Technologies (ICT) nei Rapporti 2017, 2020 e 2022 del Centro Internazionale Studi Famiglia (CISF). Analizzando i trend dell’indice di piacere/costrizione nell’uso dei media digitale, dell’indice di eteronomia e delle tipologie dei marginali, forzati, adattati, ibridati, si evince in sei anni, segnati anche dalla pandemia da Covid-19, una chiara tendenza del rapporto delle famiglie italiane con le tecnologie: è quasi sempre caratterizzato da un posizionamento di piacere verso i media digitali, molto spesso accompagnato anche da una percezione di costrizione necessaria. Si parla pertanto di “famiglia ibridata”. Nella seconda parte dell’articolo, dopo aver rilevato alcune conferme anche nel Rapporto Censis 2023 sulla digital life, si rilegge l’evoluzione storica nella prospettiva degli studi di comunicazione mediale.
The article analyzes the data on Information & Communication Technologies (ICT) provided in the 2017, 2020 and 2022 Reports of the International Center for Family Studies (CISF). The analysis (1) of trends regarding the pleasure/obligation index in the use of digital media, (2) of the heteronomy index and (3) of the typologies of people marginalized, feeling obliged, hybridized, over the six years and also marked by the pandemic Covid-19, highlights the trend in the relationship between Italian families and technology. This index is almost always characterized by the prevailing relevance of pleasure towards digital media, very often accompanied by a perception of obligation. One can therefore speak of “hybridized families”. In the second section of the article, having noted similar results in the Censis Report 2023 on digital life, the historical evolution has been repositioned from the perspective of media communication studies.
La complessità e la peculiarità delle sfide che caratterizzano la realtà delle famiglie che vivono al proprio interno una condizione di disabilità si intrecciano, oggi più che mai, con i cambiamenti socioculturali in atto e con le trasformazioni di modelli tradizionali. Il contributo si propone di offrire un’analisi ed una riflessione che richiamino l’importanza del linguaggio e delle narrazioni, esplicite e non, nel comprendere e supportare le famiglie, evidenziando come le reti di sostegno e le alleanze educative non possano che costituire risorse fondamentali. Particolare attenzione è dedicata alla dimensione di alfabetizzazione progettuale e alla necessità di generare azioni educative su misura che tengano conto delle specificità di ciascun nucleo parentale, promuovendo modelli educativi calibrati sulle storie personali ed in grado di valorizzare le narrazioni familiari, trasformando così le esperienze di vulnerabilità in opportunità di crescita e di inclusione.
The complexity and uniqueness of the challenges that characterize the reality of families living with a disability intertwine, today more than ever, with ongoing socio-cultural changes and transformations of traditional models. This contribution aims to offer an analysis and reflection that underscore the importance of language and narratives, both explicit and implicit, in understanding and supporting families, highlighting how support networks and educational alliances can only be essential resources. Particular attention is devoted to the dimension of project literacy and the need to generate tailormade educational actions that consider the specificities of each family unit, promoting educational models calibrated on personal stories and capable of valuing family narratives, thus transforming experiences of vulnerability into opportunities for growth and inclusion.
VALORE DELL’ESPERIENZA
Il Consultorio Familiare dell’Azienda AULSS 8 Berica partecipa come nodo cruciale alla rete dei servizi al tavolo di lavoro contro la violenza di genere istituito presso la Prefettura di Vicenza. Il Vicentino ha registrato cinque femminicidi negli ultimi cinque anni. Il tavolo di lavoro si è posto l’obiettivo di implementare gli interventi definiti dallo specifico protocollo condiviso con istituzioni, enti pubblici e altri soggetti attivi nell’àmbito. Nello scritto si riportano gli interventi di prevenzione e protezione svolti dalla U.O.S. Consultori Familiari e Tutela Minori del Distretto Ovest. Il lavoro di rete ha favorito la conoscenza delle caratteristiche delle realtà che formano la rete dei servizi e di confrontarsi sui punti di forza e di fragilità. Inoltre ha permesso di definire più approfonditamente le procedure di reciproca collaborazione contrastando la frammentazione della presa in carico.
The Family Consultants of Agency ULSS 8 Berica partecipate as crucial node of the net services at the Vicenza Prefecture’s work table against the gender violence. The land of Vicenza has the sad record of five feminicides in the last five years. The work table has the task to implement the interventions defined in the specific protocol shared with institutions, public entities and other subjects active in this field. The script reports the prevention and protection acts done from the Work Unit Family Consultants and Protection of Minors of West District AULSS 8 Berica. The network favored the knowledge of the reality that makes the net of services and to confront on the force/weakness points. Furthermore allowed to define with best precision the procedures of collaborations contrasting the fragmentation of the care.
La sperimentazione promossa da Regione Lombardia relativa ai Centri per la Famiglia è stata individuata e costruita per assicurare una funzione di orientamento alle famiglie, per aiutarle a individuare una risposta ai propri bisogni nella rete dei servizi del territorio e a ricomporre tutti gli interventi a favore delle famiglie presenti nel territorio. Il nostro progetto denominato “Centro Famiglia La Casa di Varese” vuole rappresentare un’attuazione “dell’essere in uscita” e, a tal fine, sul territorio abbiamo istituito sette sportelli orientati alla consulenza psico pedagogica della fascia d’età 11-21 anni e delle loro famiglie, volti ad assicurare loro un accesso rapido alle informazioni utili alla vita quotidiana e alla conoscenza delle opportunità offerte dal territorio, ad accompagnare e supportare i neogenitori alla ricerca di risposte a specifici problemi di natura relazionale, sociale, educativa e affettiva e ad attivare uno spazio informativo di mediazione famigliare rivolto al genitore o alla coppia genitoriale in via di separazione. I risultati riportano che, durante il periodo 2022-2023 sono state accolte 426 persone. Supportati da un partenariato che mette a disposizione le proprie risorse e competenze, miriamo a rendere le famiglie un elemento integrato nella società, avvicinandole ai diversi contesti del mondo reale, al di fuori di luoghi prettamente identificati come posti di presa in carico e di cura.
The experiment promoted by Regione Lombardia relating to the Centri Famiglia was identified and constructed to ensure an orientation function for families, to help them identify an answer to their needs in the network of local services and to recompose all the interventions in favor of families present in the area. Our project called “Centro Famiglia La Casa di Varese” wants to represent an implementation of “being outgoing” and in the area we have established seven o$ces aimed at psycho-pedagogical consultancy for the 11-21 age group and their families, to ensure to families with rapid access to information useful for daily life and knowledge of the opportunities offered by the area, to accompany and support new parents looking for answers to specific relational, social, educational and emotional problems, to activate an information space for mediation family aimed at the parent or parental couple who are separating. The results report that, during the period of September 2022-2023, were seen 426 people. Supported by a partnership that makes its resources and skills available, we aim to make families an integrated element in society, bringing them closer to the different contexts of the real world, outside of places purely identified as places of care and care.
GESTIRE RELAZIONI
Inclusive research comprises partnerships among researchers with neurodiversity, with the aim of conduct research together. Some elements are essential to address issues important to people with neurodiversity and to conduct research respectfully, while considering their views and experiences. Achieving balanced power sharing between academics and co-researchers during a research project is challenging, and more research is needed. The aim of this study was to investigate what researchers and co-researchers identified as important elements for establishing e$cient communication in a research project on mathematics and technology in early childhood education (ECE), using inclusive research as a method to clearly reach the goal of researching with co-researchers and not about them. This study builds on both Vygotsky’s theoretical framework and his understanding of linguistic community as a tool, and Skjervheim’s theoretical framework, which defines symmetrical communication as a key aspect in relation to the perspective behind special education and inclusive research. Data from a written interview compiled by researchers, co-researchers and contact persons was analysed through thematic analysis and is presented in this article, written in partnership among researchers and co-researchers. The results identify common elements indicated by the participants to be important for establishing e$cient communication, independent of their neurodiversity. Since the literature also clearly presents a relationship between inclusive research and inclusive education, both in schools and in ECE institutions, this study’s results can be considered an important contribution to research, practice and society on the subject of inclusion.
Accessible abstract
• Inclusive research is a partnership between researchers with neurodiversity who undertake research together.
• The present study presents the results of a written interview about communication. Both researchers and co-researchers responded. Contact persons involved in order to follow the rules of inclusive research, also responded, and independently of researchers and co-researchers.
• The aim was to increase researchers’ and co-researchers’ competence in relation to building e$cient communication in inclusive research, to reach the goal of researching with co-researchers and not about them.
• Good organisation, an inclusive approach, the importance of time and the relevance of seeing diversity as a source of enrichment are key elements identified as important by both researchers and co-researchers.
Il contributo intende presentare il processo partecipativo Croisement des savoirs et des pratiques avec des personnes en situation de pauvreté et d’exclusion sociales sviluppato dal Movimento internazionale ATD (Aide à Toute détresse) Quart Monde nel 1990. Con l’obiettivo di elaborare politiche e progetti efficaci e sostenibili per contrastare la povertà, ATD intende valorizzare tramite processi partecipativi emancipatori l’esperienza delle persone in povertà, avvicinandola e integrandola ai saperi accademici e professionali. I principi dell’approccio di seguito presentato provengono dai primi interventi di contrasto alla povertà promossi dal Movimento negli anni Settanta e sono oggi elementi distintivi nel panorama delle ricerche partecipative.
The contribution aims to present the participatory process «Croisement des savoirs et des pratiques avec des personnes en situation de pauvreté et d’exclusion sociale» developed by the international ATD (Aide à Toute détresse) Quart Monde movement in 1990. With the goal of formulating effective and sustainable policies and projects to fight poverty, ATD seeks to enhance the experience of people in poverty by integrating it with academic and professional knowledge. The article aims to outline the defining features of the participatory process used by ATD, whose principles originated from the early poverty alleviation efforts in the 1970s and are now distinctive elements in the landscape of participatory research.
- ALESSIA TABACCHI
Centro Internazionale Studi Famiglia, Famiglia & digitale. Costi e opportunità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2022 - BENEDETTA VERRINI
Simone Bruno, Siamo sempre una famiglia? Separati, coppie di fatto, nuclei allargati: le nuove prospettive, San Paolo, Cinisello Balsamo 2023 - VALERIA DELLA VALLE
Domenico Simeone (ed.), Il Patto educativo globale. Una sfida per il nostro tempo, Edizioni San Paolo, Milano 2023
CONTRIBUTI ALLA VITA CONSULTORIALE
Questo studio esplora la trasformazione del matrimonio di fronte ai processi di individualizzazione e ne analizza i significati e le forme assunte nella post-modernità. A questo scopo, è stata condotta una ricerca qualitativa esplorativa sulle somiglianze e sulle differenze delle pratiche e dei significati associati al rito matrimoniale, confrontando tre generazioni. Lo studio è stato condotto in Italia su un campione di 48 coppie, appartenenti a tre coorti generazionali (sotto i 35 anni, 50-60 anni, oltre i 70). Le differenze generazionali riflettono un’evoluzione continua dei valori e delle pratiche matrimoniali, confermando che, sebbene i significati e le modalità del matrimonio cambino, esso rimane un evento cruciale nella vita sociale italiana.
This study explores the transformation of marriage in the face of individualization processes and examines the meanings and forms it has assumed in post-modernity. To this end, exploratory qualitative research was conducted on the similarities and differences in practices and meanings associated with the marriage rite, comparing three generations. The study was conducted in Italy on a sample of 48 couples belonging to three cohorts (under 35, 50-60 years, and over 70). The generational differences reflect a continuous evolution of marriage values and practices, confirming that, although the meanings and modalities of marriage change, it remains a crucial event in Italian social life.
Ripercorrere la storia dei consultori familiari di Ispirazione cristiana può essere un buon esercizio per conoscere i momenti più significativi che hanno dato vita allo spirito fondante, che a sua volta ha animato e unito il susseguirsi di ogni evento definendone, man mano, l’identità. L’antropologia personalistica con approccio sistemico coerente con la visione cristiana e declinata nelle dimensioni dell’accoglienza e dell’avere cura dell’altro, è l’elemento centrale della consulenza alla persona, alla coppia e alla famiglia, e di tutte le altre attività consultoriali, aperte all’incontro con il territorio. Nelle pagine seguenti si cercherà di definire la consulenza educativa come una possibile e adeguata risposta ai bisogni delle persone che si rivolgono in consultorio richiedendo aiuto, in quanto non riescono da sole a far fronte alle criticità incontrate nelle diverse fasi di vita che stanno vivendo. La consulenza educativa, in tal senso, accompagna le persone in difficoltà a prendere consapevolezza delle proprie fragilità e ad imparare ad accoglierle, senza doverle necessariamente patologizzare; e le aiuta a riconoscere le proprie risorse e ad impegnarle per migliorare il loro stato di benessere. A tal proposito, l’intento dell’articolo è quello di contribuire a solidificare il concetto di consulenza educativa come valore, che se non ben strutturato nella sua fisionomia, può rischiare di essere frainteso o sottovalutato.
Tracing the history of family counseling centers inspired by Christian values can be a good exercise to understand the most significant moments that have shaped the founding spirit, which in turn has animated and united the succession of events, defining their identity over time. Personalistic anthropology, with a systemic approach consistent with the Christian vision and expressed in the dimensions of welcoming and caring for others, is the central element of counseling for individuals, couples, and families, as well as all other consulting activities open to engagement with the community. The following pages aim to define educational counseling as a possible and adequate response to the needs of individuals who seek help at the counseling center, as they are unable to cope with the challenges they encounter in the various life stages they are experiencing. In this sense, educational counseling supports individuals in difficulty, helping them to become aware of their vulnerabilities and to learn to embrace them without necessarily pathologizing them; it also helps them recognize their own resources and engage them to improve their well-being. In this regard, the intent of the article is to contribute to solidifying the concept of educational counseling as a value that, if not well-structured in its nature, risks being misunderstood or underestimated.
La complessità che contraddistingue la società contemporanea porta con sé un elevato grado di incertezza e problematicità. Ciò implica per la persona la necessità di comprendere e chiarificare le situazioni vissute, di destreggiarsi fra più alternative, di ricondurre in unità molteplici esperienze. Il contributo, muovendo dal concetto di problema, intende approfondire il processo di accompagnamento all’analisi delle situazioni problematiche, come via per far fronte alle sfide poste dal quotidiano e accrescere la capacità di scelta.
La complexité de la société contemporaine entraîne un degré élevé d’incertitude et de problématique. Cela implique pour la personne la nécessité de comprendre et d’éclaircir les situations vécues, de jongler entre plusieurs alternatives, de ramener dans des unités multiples expériences. La contribution, en partant du concept de problème, vise à approfondir le processus d’accompagnement à l’analyse des situations problématiques, comme moyen pour faire face aux défis posés par le quotidien et accroître la capacité de choix.
QUESTIONI DI VITA SOCIALE
L’articolo mira ad approfondire la tematica dell’accompagnamento degli insegnanti durante il tirocinio del primo grado nell’insegnamento privato cattolico nella Nuova Aquitania. In particolare, il focus sarà posto sulla figura del tutor e sugli elementi che consentono la formazione e lo sviluppo professionale.
L’article vise à approfondir la thématique de l’accompagnement des enseignants en stage du premier degré dans l’enseignement privé catholique en Nouvelle-Aquitaine. En particulier, l’accent sera mis sur la figure du tuteur et sur les éléments qui permettent la formation et le développement professionnel.
VALORE DELL’ESPERIENZA
L’articolo presenta una possibile soluzione al problema della violenza di genere. A partire dalle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in ambito di prevenzione della violenza di genere, si analizzano le tappe di un percorso di educazione affettiva e sessuale nella Scuola Secondaria di primo grado. Tale percorso ha messo in luce le esigenze dei ragazzi di oggi e della stessa società, cercando di fornire risposte esaustive e complete, in opposizione alla disinformazione frammentaria e fuorviante che spesso i ragazzi ricevono dai social. La proposta di offrire ai ragazzi un percorso di educazione affettiva e sessuale può essere un valido tentativo di sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’altro, all’accoglienza di ciò che è “diverso” e ad una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri sentimenti.
The article presents a possible solution to the problem of gender-based violence. Starting from the indications of the World Health Organisation on the prevention of gender-based violence, the stages of an affective and sexual education pathway in secondary school are analysed. This path highlighted the needs of today’s young people and of society itself, seeking to provide exhaustive and complete answers, as opposed to the fragmentary and misleading disinformation that young people often receive from social networks. The proposal to offer young people a course in affective and sexual education can be a valid attempt to sensitise the new generations to respect for others, to welcome what is ‘different’ and to be more aware of their own emotions and feelings.
Nell’articolo si vuole delineare un progetto di doposcuola, contestualizzato nel territorio di Ghedi, partendo da una riflessione sulle condizioni e sui rischi della povertà educativa. Questo paese è caratterizzato dalla presenza ormai consolidata di numerose famiglie immigrate con figli minori. È già presente una collaborazione tra insegnanti della scuola primaria, che hanno individuato i bambini più bisognosi di un supporto nei compiti, e la Caritas parrocchiale che ha attivato con i propri volontari uno spazio di aiuto compiti. Un nuovo progetto, pensato dalla Casa della Misericordia, ma ancora in fase di definizione, vorrebbe mettere in rete diversi attori: tirocinanti, insegnanti in pensione, educatori, volontari, genitori, associazioni e Oratorio, per poter contribuire al benessere e alla crescita, anche educativa, dei bambini, soprattutto di coloro che più hanno difficoltà a scuola, per problematiche di vario tipo, tra cui quelle legate ad una storia di immigrazione o di povertà della famiglia.
The article aims to outline an after-school project, contextualized in the Ghedi area, starting from a reflection on the conditions and risks of educational poverty. This country is characterized by the now consolidated presence of numerous immigrant families with minor children. There is already a collaboration between primary school teachers, who have identified the children most in need of support with homework, and the Caritas which has activated a homework help space with its volunteers. A new project, conceived by the Casa della Misericordia, but still in the definition phase, would like to network various actors: interns, retired teachers, educators, volunteers, parents, associations and Oratory, in order to contribute to well-being and growth, also educational, of children, especially those who have the most difficulty at school, due to various types of problems, including those linked to a family history of immigration or poverty.
Il progetto dello sportello pedagogico di ascolto nasce nell’àmbito della quarta edizione del Master in Pedagogia della Famiglia dell’Università Cattolica di Brescia nel corso dell’anno accademico 2022/2023. Le attività dello sportello vanno poi a svilupparsi nel corso della fine dell’anno scolastico 2022/2023 e per tutto il 2023/2024, coinvolgendo genitori e insegnanti di un Istituto Comprensivo dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di I grado.
The Pedagogical Listening Desk project was initiated as part of the fourth edition of the Master’s program in Family Pedagogy at the Catholic University of Brescia during the 2022/20223 academic year. The desk’s activities will take place from the end of the 2022/2023 school year and continue throughout 2023/2024. This initiative is designed to engage both parents and teachers from a comprehensive school that includes nursery, primary, and lower secondary levels.
GESTIRE RELAZIONI
Il testo descrive presupposti teorici, linee di osservazione e criteri di intervento di una consulenza di coppia che applichi il modello gestaltico-relazionale. L’esperienza è di co-conduzione e mira a ripristinare una funzionalità interrotta da fattori, quali posizioni reciproche non paritetiche, una comunicazione non corretta, la non esplicitazione dei vissuti, la non intercettazione del next verso cui la coppia tende, l’aporia di un timing non allineato fra i due partners, un incastro di stili relazionali non più fecondo. In una logica evolutiva fenomenologico-esistenziale, la coppia dei professionisti funge da modello e strumento affinché il non detto sia espresso, l’attenzione a se stessi e all’altro stimolata, il flusso di energia rimesso in moto, la storia che li ha condotti fi o a quel momento non sia disconosciuta a causa delle sofferenze del presente e il futuro, dunque, possa risultare più nutriente e gratificante.
The text describes theoretical assumptions, lines of observation and intervention criteria of a couple’s consultation that applies the gestalt-relational model. The experience is co-conduction and aims to restore a functionality interrupted by factors such as reciprocal positions not equal, an incorrect communication, the non-explicit of lived, the not intercepting the next towards which the couple tends, the aporia of a timing not aligned between the two partners, an interlocking of relational styles no more fruitful. In a phenomenological-existential evolutionary logic, the professional couple acts as model and instrument for the unsaid to be expressed, the attention to themselves and the other is stimulated, the flow of energy put back in motion, the history that led them up to that moment is not ignored because of the sufferings of the present and the future, therefore, it can be more nutritious and rewarding.
Le adozioni in Italia sono in continuo calo e negli ultimi anni anche l’affido, che non è mai veramente decollato, sta vivendo una contrazione. Le cause sono sicuramente socioeconomiche e politiche, ma probabilmente ciò che pesa molto è anche l’aspetto culturale. Il percorso dell’accoglienza richiede certezza, costanza, tenacia e pazienza e, a volte, richiede anche di scendere a compromessi con le proprie aspettative. O meglio, richiede di mantenere vivo il sogno nonostante la complessità dei percorsi e gli innumerevoli motivi che potrebbero far desistere dal raggiungere l’obiettivo. Per affrontare questa situazione, una coppia deve attrezzarsi di alcuni strumenti per vivere in consapevolezza e serenità profonda ogni fase del bellissimo percorso dell’accoglienza. Il primo strumento necessario è la capacità di attendersi e di attendere. Il dialogo, poi, è sicuramente elemento fondamentale in una relazione di coppia sempre, ma nell’esperienza adottiva e affidataria in particolare diventa essenziale su diversi livelli. Un altro strumento importante da imparare ad utilizzare è l’umiltà, purché costruttiva. Riconoscere le proprie difficoltà, anche facendo i conti con emozioni sconosciute, acquista valore non riducendosi a una presa d’atto, pur sempre importante ma non risolutiva, se non messa nelle mani dell’altro. Infine lo strumento più prezioso, sebbene difficile da utilizzare: la capacità di sacrificare, di sacrum facere.
The number of adoptions in Italy is continuing to decrease and, in the last years, also foster care is decreasing. Foster care, we may say, has not really taken off in Italy. There are surely socioeconomic causes to this fact, but also cultural ones. Welcoming requires certainty, constancy, tenacity, patience, and sometimes you are requested to compromise with your own expectations. We can say that you are requested to keep your dream alive despite the complexity of the welcoming process and the countless motives that could induce you to give up and not achieve your goal. In order to welcome a couple must equip itself with some tools to be able to live consciously and with deep serenity every phase of the wonderful itinerary of welcoming a child. The first necessary tool is the ability to wait and to wait for oneself. The second tool is dialogue. It is always fundamental in a couple, but in an adoption and in foster care it is particularly essential at different levels. Another important tool we have to learn to use is humility. But it must be constructive humility. We have to recognize our difficulties, even if we have to deal with unknown emotions. This recognition has a great value. It is not simply to take note, but it is to put one’s difficulties in the hands of the other member of the couple. Last but not least there is the most precious of all the tools. It is difficult to use but it is decisive. It is the capacity to sacrifice, in the Latin sense of sacrum facere.
Il progetto ben si colloca nell’ambito del mondo sanitario e si propone di affiancare le persone con molteplici difficoltà sia spirituali sia corporali. Esso intende offrire una vicinanza concreta e integrata al fine di promuovere l’essere umano e umanizzare il mondo della salute. Si è consapevoli che oltre all’essere vicini con le cure cliniche necessita perseguire anche un altro aspetto fondamentale, quello spirituale che in un contesto di fede diventa anche terapia dell’anima e del corpo. È fondamentale l’essere prossimi all’altro che diventa segno tangibile della tenerezza e della consolazione di Cristo medico delle anime e dei corpi e far si che non venga lasciato solo nel momento di vulnerabilità della malattia. Il mondo sanitario, attraverso i suoi operatori di vario livello, ha il compito e la vocazione di restituire la salute ai cittadini malati. È doveroso ricordare che cosa si intende per assistenza integrata dell’uomo malato, quali siano le sue attese e quali i percorsi da seguire perché egli sia veramente considerato non un numero o un badge ma una persona. Non esiste comunità evoluta che non prenda in considerazione la salute.
The project fits well into the healthcare world and aims to support people with multiple spiritual and physical difficulties. It intends to offer concrete and integrated closeness in order to promote the human being and humanize the world of health. We are aware that in addition to being close with clinical care, another fundamental aspect must also be pursued, the spiritual one that in a context of faith also becomes therapy for the soul and the body. It is essential to be close to the other who becomes a tangible sign of the tenderness and consolation of Christ, the doctor of souls and bodies, and to ensure that he is not left alone in the moment of vulnerability of illness. The healthcare world, through its operators at various levels, has the task and vocation of restoring health to sick citizens. It is necessary to remember what is meant by integrated care of the sick man, what his expectations are and what paths to follow so that he is truly considered not a number or a badge but a person. There is no advanced community that does not take health into consideration.